Politica

Riceviamo e pubblichiamo: Francesco Castronovo, membro del direttivo del comitato in difesa del cittadino, contro l’aumento della TARSU del 100%, avendo letto un articolo del movimento politico della Destra di Bagheria, di promuovere con un proprio gazebo la raccolta di firme a sostegno dell’iniziativa popolare per l’abolizione degli Ati rifiuti ed il costo ormai insostenibile causato dal mostro Coinres.

Arrivare in ritardo e a cose già fatte per rendere visibile un gruppo che a Bagheria non esisteva e non esiste, dire di raccogliere firme e poi produrre un Ricorso, cosa sta a rappresentare, se non campagna elettorale?

A cosa serve quando già i membri del direttivo del “Comitato permanente in difesa del cittadino contro l’aumento della Tarsu del 100%” anno raccolto 7.000 firme.

Il ricorso, si ricorda, corredato delle SETTEMILA firme dei Cittadini – Contribuenti lesi nei loro diritti ed interessi legittimi, sarà presentato alla scadenza dei trenta giorni che abbiamo fissato nell’istanza presentata al Presidente del Consiglio in data 02-01.2012.
Vorrei fare un appello al nostro Sindaco, che il Comitato Permanente in Difesa del Cittadino, se non viene revocata la delibera di giunta in data 03-02-2012 saremo costretti a presentare il ricorso al Tribunale Amministrativo Regione Sicilia TAR.

Lo Coco Salvatore
Giovanni Provenzano
Francesco Castronovo


 

Salvatore Sanfilippo, "il dottorino", per via della sua frequentazione sin da giovanissimo dell'ambulatorio medico del padre Pietro, medico di medicina generale a Porticello, sarà candidato alle elezioni amministrative della prossima primavera a Santa Flavia.

Pubblichiamo l'intervista che abbiamo realizzato, che fa seguito a quelle di Luigi Alioto e Antonio Napoli, che hanno già manifestato la loro intenzione di scendere in campo per la carica di sindaco.

  Che cosa l'ha spinto a questo passo così importante?

"Mi ha spinto la constatazione che negli ultimi tempi Santa Flavia è morta dal punto di vista economico e sociale.
Stiamo toccando il fondo. Le cose non avevano raggiunto mai, a mia memoria, questo livello di degrado del vivere civile.
Occorre una riscossa delle coscienze e un moto di orgoglio civico: noi non meritiamo il degrado cui siamo costretti ad assistere e che dobbiamo subire".

Lei era già consigliere comunale, però si è dimesso....

"Sono stato in carica sei, sette anni. Mi sono dimesso per motivi politici.
Durante le sindacature di Pietro Sanfilippo prima e poi di Antonio Napoli, da semplice consigliere ho manifestato spesso il mio dissenso sulle scelte amministrative, ma le mie critiche e le mie proposte cadevano nel vuoto e non approdavano a nulla di concreto.

Non veniva rispettato il programma politico per cui eravamo "scesi in campo", per questo alle prossime amministrative voglio manifestare un impegno più diretto ed assumermi una parte di maggiore responsabilità.

Io sono una persona che proprio nei momenti più difficili e di maggiori difficoltà riesco ad esprimere il meglio di me stesso; ritengo pertanto di poter dare un contributo serio alla soluzione dei problemi".

Da dove pensa di cominciare?

Dalle cose minute: nel nostro comune mancano le cose più semplici, la pulizia, il verde pubblico, ci sono problemi con le fognature, con l'acqua e la condizione delle strade è pietosa.

Nella zona a ridosso del porto dove ci sono bar e ristoranti ed sul lungomare che dovrebbe essere zona di passeggi, il puzzo è insopportabile per la mancata manutenzione dell’area portuale.

Ricordo il comizio di chiusura dell’ultima campagna elettorale di Antonio Napoli, che promise che l’area del Trizzanò sarebbe diventato “come le piazzette di Capri e Portofino, con tante boutique e con frotte di turisti che sbarcavano da barche da diporto”.

Dov’è tutto questo? che fine hanno fatto queste promesse?
Ogni volta vengono fatti grandi progetti faraonici, a mio avviso irrealizzabili, e si trascurano le cose più elementari, quali quelli del vivere civile."

Ci sono anche grosse questioni aperte….

"Non dimentichiamo la crisi della marineria e della piccola pesca, di cui sono piene le cronache di questi giorni, il mercato ittico e la sua gestione.
Queste sono le fonti economiche e le risorse principali del paese.

C'è poi la questione del depuratore che non funziona e la cui soluzione è lontana, opera essenziale questa non solo per i residenti, ma anche per i turisti e i visitatori

Occorre riprogettare le strategie per il futuro della nostra cittadina per capire quali sono i cardini che possono garantire uno sviluppo per le giovani generazioni, ma innanzitutto e sin da subito migliorare la qualità della vita di ogni giorno."

Una delle principali attività del paese risiedeva nel settore della ristorazione e nella presenza di importanti flussi turistici.

"Negli anni Ottanta e Novanta nel fine settimana c'erano ovunque a Porticello problemi di parcheggio per l'enorme afflusso di persone. Ora non c'è più anima viva.
Di chi è la colpa di tutto ciò, se non di chi ha offuscato con una politica inadeguata in questi ultimi quindici anni l’attrattività di luoghi bellissimi come Santa Flavia , Porticello, Sant’Elia, Solanto…
L’attività ricettiva e di ristorazione doveva essere il valore aggiunto che si doveva andare a sommare al settore produttivo della pesca, invece è in profonda crisi provocata anche dalle condizioni del paese".

Insomma, è mancata una politica per questo paese?

"Si, ma è mancata il progetto e la prospettiva ma anche la politica per le piccole cose, manca la cura del paese. C'è puzza di pesce ovunque e la gente scappa"

Lei, a quale forza politica fa riferimento, quale tipo di alleanza sta costruendo?
Io non faccio riferimento a partiti politici nazionali o regionali, anche se la mia collocazione politica, da sempre, è nel centro moderato
"Io mi presenterò con una lista civica. E le persone che faranno parte di questa lista sono collocate in un' area moderata".

Che tipo di candidature state individuando?

"Stiamo lavorando a candidature che riescano a mettere assieme il contributo di esperienze di chi ha già fatto politica con la passione di gente nuova, che per la prima volta si vuole impegnare,, e non deluderemo le attese."

Che campagna elettorale sarà la sua, in un epoca in cui esistono, oltre ai sistemi tradizionali, mezzi di comunicazione quali la tv e il web?

"La mia campagna elettorale sarà fatta soprattutto sul campo, casa per casa, perchè voglio vincere le elezioni parlando di queste cose con la gente comune, non trascurerò però le nuove forme di comunicazione, che mi possono consentire di parlare ai giovani soprattutto ai quali voglio trasmettere un messaggio di fiducia e di speranza nel cambiamento.
La nostra comunità può cambuare , può uscire dal tunnel in cui l’hanno cacciato le ultime sindacature."

Quindi non grandi comizi o convention ma una campagna elettorale porta a porta?

"Si voglio stare a contatto con la gente"

Che tipo di riscontro sta trovando?

"Ottimi riscontri, la gente vuole cambiare, la gente mi vuol bene. Sono uno del popolo e andrò in mezzo al popolo a raccogliere i consensi e per rappresentare, se eletto, a villa Filangeri le esigenze primarie dei cittadini"

 

 

Con una nota articolata  nella forma ma dura nella sostanza, inviata oltre che al Direttivo e al segretario cittadino anche ai segretari provinciale, Lentini, e regionale D'Alia, i tre consiglieri  comunali U.D.C. sospesi dal segretario Nicolò Tomasello difendono il voto espresso in consiglio sul P.R.G., e rilanciano chiedendo le dimissioni del segretario.

 

Questo il testo della  lettera

.Abbiamo atteso qualche giorno prima di rispondere pubblicamente alla nota pervenutaci da parte del segretario cittadino dott. Giannicolò TOMASELLO, nota che ha come oggetto la sospensione dei sottoscritti consiglieri comunali: D’AGATI Gaetano, VIGILIA Caterina, SCIORTINO Marco dal partito dell’U.D.C.

Il nostro composto silenzio voleva dare la possibilità al segretario cittadino di rivedere la posizione assunta, a nostro avviso DRASTICA e INCOMPRENSIBILE.

Il nostro voto, secondo la nota, avrebbe provocato “l’interruzione del tentativo di costruire una posizione comune con le forze di maggioranza che sostengono l’amministrazione Lo Meo”.

Rimaniamo senza parole di fronte a questa considerazione!!!!

Il punto all’odg in questione, proposto in Consiglio in data 13 Gennaio 2012, è stato approvato con 18 voti a favore e solo tre contrari, considerato che nella seduta del 11 Gennaio 2012 si è portato avanti, assieme ai partiti della maggioranza e al SINDACO, un ragionamento che è stato largamente condiviso e che ha portato ad un voto quasi plebiscitario sulla proposta di proseguire celermente sulla strada già intrapresa e di superare nel più breve tempo possibile la situazione di incertezza che si è venuta a determinare sulla sorte urbanistica del nostro territorio.

Ancora, secondo il Dott. Tomasello, il nostro voto avrebbe “vanificato lo sforzo…. di riproporre integralmente le direttive del P.R.G. annullato con sentenza del C.G.A”.

Si ritiene che la coerenza e la responsabilità del nostro voto non potevano permetterci di imboccare un percorso che avrebbe riportato l’intera vicenda urbanistica in alto mare, legittimando insinuazioni e alimentando speculazioni politiche.

Peraltro, nessun documento congressuale o effettiva decisione maturata all’interno del nostro partito, faceva esplicito riferimento a questa eventualità.

In merito alla nota pervenutaci: “la posizione dei tre consiglieri ha creato confusione, ingenerando nei cittadini elettori la sensazione che il partito volesse abdicare al diritto-dovere di esprimere una autonoma valutazione in sede di programmazione urbanistica”, valutiamo che questa accusa si può emblematicamente leggere come “una certa politica” sia lontana dal sentire comune e dagli interessi veri dei cittadini.

Noi consiglieri comunali, che viviamo tra la gente e ne percepiamo i bisogni e gli umori, abbiamo invece perfettamente inteso il peso che le scelte urbanistiche esercitano sull’economia del territorio.

Per questo l’unica scelta sulla quale ci siamo “appiattiti”, per citare l’espressione usata nella nota, è stata l’esigenza di dare ai Bagheresi nel più breve tempo possibile un nuovo Piano Regolatore Generale rivisitato.

Inoltre, in merito alla decisione con cui il segretario ci sospende con vero e proprio atto d’imperio dal partito dell’ U.D.C., citando l’art. 36, non se ne trova traccia né tra gli articoli del nostro Statuto né all’interno del BUON SENSO POLITICO.

Per questo motivo, riteniamo che il segretario Dott. Nicolò Tomasello con questo gesto non possa più continuare a rappresentare il partito dell’U.D.C. a Bagheria, partito moderato per tradizione e storia.

Per tutti i motivi sopra citati invitiamo il Dott. Nicolò Tomasello a riflettere attentamente sull’ultima frase della sua missiva: “In politica ogni decisione è legittima e incolpevole se assunta disinteressatamente e con onestà intellettuale, tranne una: quella di demandarla agli altri.

Non è certo a noi che questa frase può essere riferita perché Noi abbiamo “demandato”  il nostro VOTO solo ed esclusivamente agli interessi dei nostri concittadini.

 

Bagheria, Lì 20/01/2012

I Consiglieri comunali

VIGILIA CATERINA

D’AGATI GAETANO

SCIORTINO MARCO

Il neretto è della Redazione


 

 

Pubblichiamo la lunga nota in cui i partiti dell'opposizione chiedono che si torni a dare visibilità attarverso tutti gli strumenti della comunicazione a lle sedute del consiglio comunale di Bagheria.

I sottoscritti Consiglieri Comunali appartenenti ai Gruppi Consiliari di cui in intestazione, nelle varie sedute consiliari svoltesi dopo l’insediamento avvenuto il 30 giugno 2011, si sono visti privare di uno strumento, divulgazione delle sedute del Consiglio Comunale tramite le riprese televisive.

La motivazione addotta dall’Amministrazione Comunale, è stata la mancata approvazione dello strumento finanziario di previsione per l’anno 2011 e
dall’esaurimento delle somme disponibili.

Come forze responsabili, in sede di approvazione del Bilancio di previsione 2011, fatto approvare dall’Amministrazione Comunale per Sua stessa volontà nel dicembre 2011, i sottoscritti si sono intestati la presentazione di un emendamento che andasse a reperire la somma di €. 5.000,00 per destinarle, appunto, al pagamento delle riprese televisive.

Emendamento, che ha visto il suo accoglimento da parte della stragrande maggioranza dell’aula. Si pensava che il problema fosse stato superato.
Invece la telenovela non è finita.

Infatti nelle ultime sedute dell’anno 2011 ed in tutte quelle del nuovo anno s’è assistito a registrazioni parziali di consiglio comunale ed addirittura alla mancata registrazione e trasmissione delle intere sedute.

Nell’ultima seduta di mercoledi 18 gennaio u.s., infatti, così come già concordato nella Commissione Permanente dei Presidenti dei Gruppi Consiliari, gli argomenti oggetto delle Comunicazione al Presidente del Consiglio, dovevano essere trattati con priorità rispetto agli punti posti all’attenzione del Consiglio, e tra queste, le dimissioni dell’Assessore al Bilancio, Avv. Fara Pipia, con la partecipazione del Sindaco.

Tutto ciò, non è avvenuto!!!!!

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Infatti, il Sindaco, all’inizio della seduta, tra l’altro iniziata con circa un’ora di ritardo, senza che il Presidente del Consiglio chiamasse l’appello secondo quanto previsto dall’art. 40 del Regolamento del Funzionamento del Consiglio Comunale, non era presente.

Si è proceduto con la trattazione di altri punti iscritti all’Ordine del Giorno.

Si precisa che, come già dichiarato in Consiglio Comunale ed prima ancora nella Commissione Permanente dei Presidenti dei Gruppi Consiliari, che i
Gruppi Consiliari di cui in intestazione, non erano favorevoli alla convocazione di tale seduta, sedute del 16 e 18 gennaio, con tale Ordine del Giorno, ma ritenevamo che lo stesso potesse diventare inconcludente e poco utile alla città, con un ulteriore aggravio di spese a carico dei contribuenti.

Si riteneva più produttivo, la convocazione di un Consiglio Comunale, come già fatto in precedenza dalla Presidenza, circa le dimissioni di un altro Assessore, Avv. Tania Naro, con un solo punto all’Ordine del giorno, che potesse esaurirsi in poche ore, senza impegnare due lunghe sedute di Consiglio.
Stante, la poca considerazione che la Presidenza continua a dimostrare nei confronti delle varie richieste di convocazione di Consiglio Comunale in
sessione straordinaria ed urgente, si è ritenuto, al fine di evitare l’insabbiamento delle dimissioni dell’Assessore Fara Pipia, di accettare, non condividendo tuttavia, tale convocazione.

Si evidenzia che, nel corso della seduta del lunedi 16, constatata l’ennesima assenza ingiustificata del Sindaco, si è proceduto, per limitare i danni di una seduta immotivata e priva di contenuti, al prelievo di alcuni punti iscritti all’Ordine del Giorno, tra l’altro presentati dall’Amministrazione Comunale e da componenti della stessa “Maggioranza”, che inspiegabilmente hanno visto una votazione contraria agli stessi prelievi, sempre da parte della “Maggioranza” o ad addirittura dagli stessi proponenti degli argomenti, con delle motivazioni risultate poi demagogiche e prive di coerenza politica e di rispetto istituzionale del ruolo che si è tenuti a svolgere. “NON SI ERA PRONTI AD AFFRONTARE GLI ARGOMENTI PRELEVATI
PER LA TRATTAZIONE”.

Provate a riflettere, se ognuno di Noi, non possa essere pronto a parlare e/o illustrare, discutere e dibattere un argomento proposto dagli Stessi.

Infatti, sicuramente, provati dalla vergogna politica e morale, nella seduta del mercoledi 18, forse, perché, anche in quella seduta non era presente il Sindaco, per far si, che lo stesso potesse avere più tempo per arrivare in aula, gli stessi consiglieri che la seduta precedente “NON ERANO PRONTI AD AFFRONTARE GLI ARGOMENTI PRELEVATI PER LA TRATTAZIONE PROPOSTI DA LORO STESSI”, incomprensibilmente, o per meglio dire,
miracolosamente, si sono rivelati e dichiarati pronti e disponibili a trattare i Nostri prelievi.

E’ stato trattato un solo punto all’Ordine del Giorno. Subito dopo è apparso come per miracolo il Sindaco LO MEO!!!!

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A quel punto, considerato che, il Presidente Caterina Vigilia, qualche oretta prima, aveva richiesto il numero telefonico del responsabile di “Bagherianews”, che nell’ultimo periodo ha curato le riprese via Web in Streaming del Consiglio Comunale, per rassicurarci della ripresa stessa in
merito alle argomentazioni relative alle “dimissioni dell’Assessore al Bilancio”, si è constatato che le richieste, ancora una volta, su argomenti
importantissimi, quali, Bilancio, Piano Triennale delle Opere Pubbliche, Emergenza Rifiuti e PRG, siano rimaste inascoltate, si è deciso di abbandonare l’aula, dichiarandolo pubblicamente, non prima di evidenziare altre gravi mancanze del Presidente del Consiglio circa la mancata trasmissione di atti importati ed obbligatori alla Circoscrizione di Aspra prima della iscrizione dell’Ordine del giorno al Consiglio Comunale, ancor prima di ascoltare il Sindaco, e rilevata la mancata presenza in aula del personale di Bagherianews ed il perdurare della mancanza della telecamera.

Nei prossimi giorni, i sottoscritti si intesteranno altre azioni che risulteranno consequenziali al comportamento di aula, ed in particolare, verranno ripresentate le comunicazioni non trattate, da discutersi nel prossimo consiglio comunale che si richiederà con una convocazione con un unico punto in argomento, e cioè le dimissioni dell’Assessore al Bilancio.

Nello specifico, sarà presentata una mozione che chiederà ai consiglieri proponenti, di rinunciare al loro gettone di presenza per destinarlo al pagamento delle riprese del consiglio comunale, auspicando che il sindaco e la giunta facciano lo stesso, perlomeno in ugual misura.

I partiti e Gruppi Consiliari dei sottoscritti, ritengono, infatti che una politica low cost e priva di grandi interessi sia indispensabile per una corretta e, appunto, disinteressata amministrazione; in questo senso sacrificare il gettone di presenza in nome di una maggiore trasparenza (tanto esaltata dal sindaco nel discorso di insediamento) verso tutti i cittadini sarebbe un'iniziativa lodevole.

Normalmente per questo genere di richieste si assiste a una serie di accuse di demagogia, ma il risicato importo del gettone di presenza potrebbe contribuire ad ammorbidire i vari consiglieri, spingendoli ad accettare la proposta per non fare la figura degli sparagnini.

Anche il  sindaco e la giunta, oltre a chi aveva votato “No” all’emendamento presentato dai sottoscritti per il reperimento delle somme per le riprese
televisive, potrebbero rinunciare a quei pochi spiccioli al fine di ripristinare le riprese televisive.

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Queste ovviamente sono valutazioni individuali, ma siamo sicuri che si sentiranno probabilmente fra qualche giorno le ragioni di eventuali No.
Riteniamo: che senza distinzione alcuna, tutti i cittadini hanno diritto di essere informati in modo più agevole, semplice e diretto, sull'attività
amministrativa svolta dal Consiglio Comunale da loro eletto; che il D.L.vo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali), all'Art. 10, comma 1, afferma che:

“Tutti gli atti dell'amministrazione comunale e provinciale sono pubblici”;

Che l'Art. 2, comma 2, della Legge del 7 giugno 2000, n. 150 afferma che:

“Le attività di informazione e di comunicazione sono attuate con ogni mezzo di trasmissione idoneo ad assicurare la necessaria diffusione di messaggi,
anche attraverso la strumentazione grafico-editoriale, le strutture informatiche, le funzioni di sportello, le reti civiche, le iniziative di comunicazione integrata e i sistemi telematici multimediali”;

che il D.L.vo 4 aprile 2006, n.159 (Codice dell’Amministrazione Digitale), all'Art. 9 (Partecipazione democratica elettronica) afferma che:

“Lo Stato favorisce ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini, anche residenti all'estero, al processo democratico e per facilitare l’esercizio dei diritti politici e civili sia individuali che collettivi”;

-che l'Art. 16 comma 3 dello Statuto Comunale afferma che:

Al fine di garantire a tutti i Cittadini un’informazione adeguata sulle attività del Comune, sono previste ulteriori forme di pubblicità con apposito
regolamento” oltre all’Albo Pretorio; che il Comune dovrebbe riconosce il ruolo fondamentale dell'informazione per i fini di trasparenza ed imparzialità dell'Amministrazione; che l'informazione è garantita con l'applicazione delle norme di legge e del presente Statuto, sulla pubblicità degli atti nonché in particolare sul diritto di partecipazione al procedimento amministrativo e sul diritto di informazione ed accesso agli atti amministrativi ed alle strutture e ai servizi dell'amministrazione comunale",

art. 21. dello stesso Statuto,

“Partecipazione al procedimento amministrativo”; che il Garante della Privacy si è espresso favorevolmente sulla possibilità di pubblicare in streaming i lavori dei consigli comunali;
-

che la trasmissione e diffusione delle sedute consiliari, oltre a realizzare una maggiore trasparenza dell'operato dell'Amministrazione e del Consiglio Comunale, consentirebbero e favorirebbero una più efficace informazione e partecipazione dei cittadini alle decisioni che attengono le principali questioni politico-amministrative che interessano la comunità; che la trasmissione dei consigli comunali, consentendo a un'ampia platea di cittadini di assistere ai lavori del Consiglio, possa stimolare il dibattito e il confronto della classe politica con la comunità e permettere alla stessa di esercitare al meglio un'azione di controllo sull'attività amministrativa;

-che questa iniziativa possa favorire la partecipazione dei cittadini, soprattutto della fascia giovanile, più incline all'utilizzo dei nuovi media, ma, allo stesso tempo, spesso, meno predisposta all'interesse verso la politica; che tale iniziativa contribuisca sensibilmente a rendere partecipi delle questioni amministrative e delle tematiche politico-sociali della nostra Città anche quei concittadini che per attività lavorative o di studio risiedano lontano da Bagheria; che tale iniziativa possa risultare di grande utilità anche per un più proficuo ed efficace espletamento del ruolo politico-amministrativo dei
Consiglieri Comunali e per l'attività di consultazione e comunicazione da parte degli organi d'informazione; che il Regolamento del Consiglio Comunale attualmente in vigore prevede ben poco articolato che consenta e regolamenti la disciplina delle videoriprese e trasmissione delle sedute di consiglio comunale;

Tutto ciò premesso, si propone, di seguito, di modificare il Regolamento del Consiglio Comunale inserendo nuovi articoli che andranno a obbligare e
regolamentare la disciplina delle videoriprese e trasmissione delle sedute di consiglio comunale.

Ritenendo, con tutto quanto sopra, di avere effettuato delle esaustive e significative spiegazioni ed osservazioni delle problematiche connesse alle
incalzanti richieste e lamentele da parte di Tutti i Concittadini sulla questione, con il presente, si porgono cordiali saluti.

Bagheria lì, 20 gennaio 2012 Firmato

La Corte Antonino _______________________
Aiello Piero _______________________
Amoroso Paolo _______________________
Di Stefano Giacinto _______________________
Lo Galbo Maurizio _______________________
Lo Cascio Maria Grazia _______________________
Maggiore Filippo _______________________
Gurrado Francesco_______________________
Prestigiacomo Antonio_______________________
Giammanco Rosari
o _______________________

Allegati:

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